PUBBLICAZIONI

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lunedì 30 Settembre 2024
Rivista: Mondo Terzo Settore, Seac,

Il punto sulla disciplina IVA per associazioni e societàsportive dilettantistiche dopo il decreto Omnibus

Le agevolazioni in materia IVA fruite dalle associazioni e dalle società sportive dilettantistiche e, più in generale, dagli enti associativi non lucrativi sono state interessate nelle ultime annualità da una serie di interventi normativi mirati a superare il procedimento di infrazione comunitaria che vede coinvolto il nostro Paese in relazione al “non corretto recepimento della Direttiva 2006/112/CE (Direttiva IVA) relativamente alle esenzioni previste dall’articolo 12”. Le modifiche in oggetto ad opera del D.L. 21.10.2021 n. 146 sono intervenute sia in tema di operazioni escluse ex art. 4 sia sulle operazioni esenti da IVA ex art. 10, DPR 26.10.1972, n. 633 (parte delle quali successivamente con effetto posticipato al 1.1.2025) e sono state seguite dalle ulteriori e nuove previsioni contenute nel c.d. decreto “Omnibus” di recente pubblicazione

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martedì 27 Agosto 2024
Rivista: Eutekne,

Associazioni combattentistiche e d’Arma nel Terzo settore Bypassato il vincolo della gestione democratica dell’ente che vuole iscriversi al RUNTS

Le associazioni fra militari in congedo e dei pensionati registrate nell’albo tenuto dal Ministero della Difesa possono ora iscriversi al Registro unico nazionale del Terzo settore (RUNTS) mantenendo le specificità della composizione della loro base associativa e delle proprie finalità. Le associazioni d’Arma e di Corpi sono molteplici e indirizzate a diverse categorie di militari in congedo: esse fanno capo ai Ministeri della Difesa, dell’Interno e delle Finanze, pubblicano periodici a diffusione di contenuto patriottico e storico militare, promuovono attività culturali, tecniche, assistenziali e propagandistiche attraverso convegni, raduni, manifestazioni e partecipazione diretta alle attività di Protezione civile. Le associazioni combattentistiche radunano tutti coloro che hanno combattuto o sono reduci di guerra o prigionia.

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giovedì 22 Agosto 2024
Rivista: Eutekne,

Enti di promozione sportiva non coinvolti nell’elaborazione dei mansionari Gli EPS dovrebbero far riferimento, per le diverse discipline, alle mansioni proposte da FSN e DSA e pubblicate sul sito del Dipartimento per lo Sport

A partire dal 1° luglio 2023 possono rientrare nel novero dei lavoratori sportivi nei settori dilettantistici, fruendo di importanti semplificazioni amministrative ed esenzioni fiscali e contributive, coloro che risultano in possesso dei requisiti e/o abilitazioni all’assunzione di una determinata qualifica prevista dalla legge ovvero dai mansionari pubblicati sul sito del Dipartimento per lo Sport e che sono dotati di un valido tesseramento nell’ambito dell’ente sportivo di riferimento della propria attività. È quindi lavoratore sportivo colui che, senza alcuna distinzione di genere e indipendentemente dal settore professionistico o dilettantistico, esercita la propria attività sportiva in forma di atleta, allenatore, istruttore, direttore tecnico, direttore sportivo, preparatore atletico, direttore di gara ovvero tesserato verso un corrispettivo.

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giovedì 22 Agosto 2024
Rivista: Eutekne, Senza categoria,

ASD e SSD che richiamano CONI e TUIR nello statuto non iscrivibili al RASD Secondo Sport e Salute spa i riferimenti al Registro CONI e alle clausole di cui all’art. 148 comma 8 del TUIR vanno depennati dagli statuti

Nessuna menzione al Registro CONI deve essere riportata negli statuti delle associazioni e società sportive dilettantistiche, pena la non iscrivibilità delle stesse nel Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche. Terminato il periodo concesso per l’aggiornamento degli statuti, i sodalizi sportivi sono ora chiamati a dover gestire i rilievi e/o le richieste di integrazione alle istanze di iscrizione al RASD mossi da Sport e Salute Spa nell’ambito delle attività di verifica della loro conformità ai DLgs. nn. 36 e 39 del 2021. Tra le diverse contestazioni mosse a carico dei circoli sportivi dalla società tenutaria del Registro, emergono due fattispecie di natura non solo formale, riguardanti l’espressa previsione della permanenza di iscrizione nel Registro Coni, nonché l’inclusione negli statuti delle clausole di cui agli artt. 148 comma 8 del TUIR e 4 comma 7 del DPR 633/72.

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giovedì 8 Agosto 2024
Rivista: Ipsoa - Wolters Kluver,

Lavoro sportivo e volontariato per i pubblici dipendenti: come si applicano le nuove regole

I committenti che intendono instaurare rapporti di collaborazione sportiva con soggetti già impiegati presso la Pubblica amministrazione sono tenuti a seguire specifiche procedure. Il datore di lavoro sportivo dovrà, infatti, verificare che l’aspirante volontario abbia inviato una comunicazione preventiva alla propria amministrazione ovvero, in caso di lavoro retribuito, una richiesta di autorizzazione. Semplificazioni in materia sono state introdotte dalla legge di conversione del decreto Sport che consente ai dipendenti pubblici di svolgere attività di lavoro sportivo per un corrispettivo non superiore a 5.000 euro annui, senza necessità di autorizzazione ma previa comunicazione preventiva alla PA di appartenenza. Novità anche per il personale militare in servizio. Quali sono? Come vengono disciplinati gli aspetti fiscali, previdenziali e assicurativi?

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lunedì 5 Agosto 2024
Rivista: Mondo Terzo Settore, Seac,

Lavoro sportivo e volontariato nel settore dilettantistico: il punto dopo il D.L. 71/2024

Trascorso un anno dall'entrata in vigore del D.Lgs. 28.2.2021 n. 36, che ha introdotto nell'ordinamento e normato le figure del "lavoratore sportivo" e del "volontario sportivo", la disciplina in materia (già oggetto di numerose modifiche) ha subito un ulteriore aggiornamento a cura del D.L. 31.5.2024 n. 71. Tale intervento, per quanto di nostro interesse, ha avuto ad oggetto gli artt. 25 e 29 del D.Lgs. 36/2021, modificando con effetto dall'1.6.2024 le disposizioni in materia di lavoro sportivo per i lavoratori dipendenti delle amministrazioni pubbliche e quelle sui rimborsi spese dei volontari.

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lunedì 5 Agosto 2024
Rivista: Mondo Terzo Settore, Seac,

L’evoluzione delle collaborazioni per ASD/SSD: approvati i mansionari e il CCNL ex impianti sportivi e attività sportive

Tra le novità introdotte con la Riforma dello sport emerge in modo rilevante la definizione della figura del "lavoratore sportivo" e la formalizzazione di specifiche regole atte a disciplinare le prestazioni dei collaboratori sportivi operanti nel mondo dilettantistico e professionistico. Rispetto alla disciplina previgente, caratterizzata da una normazione di settore limitata agli sportivi professionisti[1], il lavoro sportivo viene ora regolamentato in modo organico dal D.Lgs. 28.2.2021 n. 36, definendo gli artt. 2, comma 1, lett. dd) e 25, comma 1 come tale l'attività esercitata da atleti, allenatori, istruttori, direttore tecnico, direttori sportivi, preparatori atletici, direttori di gara e tesserati che, senza alcuna distinzione di genere e indipendentemente dal settore professionistico o dilettantistico, esercitano l'attività sportiva verso un corrispettivo a favore di un soggetto dell'ordinamento sportivo iscritto nel Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche (RASD), nonché a favore delle Federazioni sportive nazionali (FSN), delle Discipline sportive associate (DSA), degli Enti di promozione sportiva (EPS), delle associazioni benemerite, anche paralimpici, del CONI, del CIP e di Sport e salute S.p.a. o di altro soggetto tesserato

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lunedì 5 Agosto 2024
Rivista: Mondo Terzo Settore, Seac,

Pubblicato il mansionario dei lavoratori sportivi dilettantistici: “in arrivo” il lavoro dei tesserati

In data 21 febbraio 2024 è stato pubblicato sul sito del Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri l'elenco delle mansioni rientranti tra quelle necessarie per lo svolgimento di attività sportiva ai sensi dell'art. 25, comma 1-ter del D.Lgs. 28 febbraio 2021 n. 36, sulla base dei regolamenti tecnici delle singole discipline sportive comunicate dalle FSN e dalle DSA, anche paralimpiche, al Dipartimento per lo Sport attraverso il CONI e il CIP. Il mansionario in oggetto è stato infatti pubblicato con il relativo decreto ministeriale (sottoscritto dal Ministro Abodi in data 26 gennaio 2024) rappresentando un primo elenco delle mansioni necessarie, oltre quelle già previste dalla legge , per lo svolgimento delle singole attività sportive nell'ambito delle diverse discipline riconducibili alle Federazioni Sportive Nazionali e Discipline Sportive Associate, anche paralimpiche, sulla base dei rispettivi regolamenti tecnici.

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lunedì 5 Agosto 2024
Rivista: Mondo Terzo Settore, Seac,

Il bilancio delle associazioni sportive dilettantistiche: gli schemi proposti da FNC/Cndcec

In mancanza di schemi imposti per legge e data l'eterogeneità dei bilanci e rendiconti in circolazione, con conseguenti difficoltà per gli operatori che si trovano a "maneggiare" tali prospetti redatti in "forma libera", il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili e la Fondazione Nazionale Ricerca dei Commercialisti hanno elaborato dei format da utilizzare per la predisposizione dei bilanci e rendiconti annuali delle Associazioni sportive dilettantistiche. I modelli proposti, nati dall'evoluzione di quanto previsto dal DM 5.3.2020 per gli enti del Terzo settore, sono stati strutturati e articolati tenendo conto della specificità degli enti sportivi dilettantistici, soprattutto negli aspetti fiscali e per diversa natura (istituzionale e commerciale) delle attività svolte. Gli schemi, seppur con tutte le peculiarità proprie degli enti associativi privi degli scopi di lucro, tengono conto delle clausole generali, dei principi generali e dei criteri di valutazione di cui, rispettivamente, agli artt. 2423 e 2423-bis e 2426 del Codice civile e dei principi contabili nazionali.

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lunedì 5 Agosto 2024
Rivista: Cooperative e Enti Non Profit, Ipsoa - Wolters Kluver,

L’obbligo di bilancio e le semplificazioni per gli ETS minori

L’attività di rendicontazione degli ETS ha come scopo principale quello di informare i terzi sull’attività realizzata nell’adempimento della missione istituzionale e ha, come oggetto, le modalità attraverso le quali l’ente ha acquisito ed impiegato le risorse nello svolgimento di tali attività. L’art. 13 del D.Lgs. n. 117/2017 (CTS) prevede per tutti gliETSl’onere di redigere il bilancio di esercizio. Ai sensi del comma 1, per gli ETS non commerciali il bilancio deve essere composto dallo stato patrimoniale, dal rendiconto gestionale (con l’indicazione dei proventi e degli oneri) e dalla relazione di missione (che illustra le poste di bilancio, l’andamento economico e finanziario dell’ente e le modalità di perseguimento delle finalità statutarie).

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